02/09/2024

Supplenze scolastiche 2024: Assegnazioni tramite algoritmo e nuove direttive

Nel 2024, l'assegnazione delle supplenze nelle scuole italiane continuerà ad avvenire tramite l'algoritmo sviluppato dal Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM). Questo sistema selezionerà i supplenti tra i candidati inclusi nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), sia di prima che di seconda fascia, considerando le preferenze espresse dagli aspiranti docenti, fino a un massimo di 150 opzioni inserite durante la fase di compilazione delle domande informatizzate, che si è conclusa ad agosto.

L'algoritmo, che negli anni ha generato numerosi dibattiti e polemiche, incrocia le disponibilità dei posti vacanti con le preferenze indicate dagli insegnanti. Tuttavia, l'efficacia di questo sistema è spesso messa in discussione, in quanto non sempre le preferenze espresse corrispondono alle effettive disponibilità, portando alcuni insegnanti, anche con punteggi elevati, a non ricevere l'assegnazione desiderata. Una delle principali novità per il 2024, introdotta sotto la direzione del Ministro Valditara, è l'introduzione degli interpelli, un sistema che supera le tradizionali domande di Messa a Disposizione (MAD).


Il funzionamento dell'algoritmo per le Supplenze 2024

L'algoritmo per l'assegnazione delle supplenze entrerà in funzione nei prossimi giorni, con l'obiettivo di garantire l'inizio del servizio da parte dei docenti a partire dal 2 settembre 2024, data ufficiale per l'inizio del nuovo anno scolastico. Gli Ambiti Territoriali Provinciali, che gestiscono le GPS, pubblicheranno i bollettini con le assegnazioni dei posti, sia per incarichi fino al 30 giugno che fino al 31 agosto 2024, riguardanti sia posti interi che spezzoni, su cattedre comuni e di sostegno.

L'algoritmo opera partendo dalla prima fascia delle GPS, considerando la posizione in graduatoria e il punteggio dei candidati, per poi passare alla seconda fascia. Le assegnazioni avvengono incrociando le disponibilità con le preferenze espresse dai docenti; se un insegnante non ha indicato una sede disponibile, l'algoritmo passa al candidato successivo. Questo meccanismo, pur essendo trasparente, ha spesso suscitato critiche e preoccupazioni, soprattutto tra coloro che, pur avendo un punteggio elevato, rischiano di non ottenere alcun incarico. Inoltre, in caso di rinuncia, l'algoritmo riparte dall'ultimo supplente nominato senza riconsiderare le opzioni precedenti.


La scelta delle preferenze e le conseguenze per i supplenti

Il sistema di assegnazione basato sull'algoritmo può risultare imprevedibile, simile a una "roulette russa" per molti supplenti che, a fronte di un incarico a tempo determinato, spesso devono affrontare il trasferimento in province lontane da casa. La compilazione della domanda, che quest'anno doveva essere presentata entro il 7 agosto, avviene spesso in assenza di informazioni complete sulle disponibilità, a causa di ritardi nella pubblicazione da parte degli uffici scolastici competenti.

È importante sottolineare che l'algoritmo non è l'unico strumento per ottenere una supplenza. Le supplenze fino al 30 giugno o al 31 agosto non vengono assegnate esclusivamente attraverso le GPS, ma anche tramite le Graduatorie a Esaurimento (GAE), che hanno priorità e sono chiuse a nuovi inserimenti.


Supplenze 2024: interpelli e opportunità di convocazione

Oltre alle GPS e alle GAE, chi non riuscirà a ottenere un incarico entro il 31 dicembre 2024 potrà sperare in una convocazione tramite le Graduatorie di Istituto (GI). Queste convocazioni sono gestite direttamente dalle scuole, scelte tra le 20 opzioni indicate dai candidati nella fase di inserimento o aggiornamento delle graduatorie per il biennio 2024-2026, e avvengono tenendo conto della posizione in graduatoria e delle fasce di appartenenza.

Una significativa novità per il 2024 è l'introduzione degli interpelli, come previsto dall'Ordinanza Ministeriale 88/2024. Nel caso in cui le Graduatorie di Istituto siano esaurite, le scuole pubblicano avvisi specifici sui propri siti istituzionali per il reclutamento di docenti abilitati o specializzati per il sostegno, e solo successivamente valutano i titoli di studio dei candidati. Non possono partecipare agli interpelli coloro che sono già stati individuati per un contratto a tempo determinato o che hanno rifiutato una nomina, inclusi quelli che hanno rifiutato una nomina in ruolo tramite la cosiddetta "mini call veloce". In ogni caso, resta valida la possibilità di inviare una MAD, che sarà considerata solo in subordine agli interpelli.

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