
12/07/2023
Concorsi per lavorare nella scuola (non solo per insegnanti), tutti i bandi in uscita
Sono molti i concorsi per
lavorare nella scuola attesi per i prossimi mesi. I bandi in uscita,
alcuni già annunciati dal ministero dell’Istruzione e del merito (Mim), non
riguardano solo gli insegnanti, ma anche i dirigenti scolastici e il
personale Ata.
Sono in fase di definizione le nuove
regole per entrare nel mondo della scuola come insegnante in attuazione del
Pnrr, tuttavia è prevista una fase transitoria fino al 31 dicembre 2024 e
pertanto sono già attesi due bandi e uno di questi, destinato ai precari
e ai laureati, dovrebbe arrivare verso la fine dell’estate come annunciato da
tempo dal ministro Valditara.
Non solo, tra i concorsi scuola
attesi vanno ricordati i bandi per insegnanti di educazione motoria nella
primaria e per insegnanti di religione. Stando alle ultime indiscrezioni
dovrebbe arrivare a breve anche un bando per diventare preside riservato
agli insegnanti di ruolo con almeno 5 anni di servizio.
Vediamo allora nel dettaglio quali
sono i concorsi per lavorare nella scuola riservati a insegnanti per posto
comune e di sostegno, per dirigenti scolastici e personale Ata con le
procedure ordinarie e straordinarie.
Concorso straordinario ter per
lavorare nella scuola: bando a settembre?
Dovrebbe arrivare a settembre il bando
del concorso straordinario ter per lavorare nella scuola, una selezione che
riguarda precari e laureati in possesso dei 24 Cfu (Crediti
formativi universitari) in discipline antropo-psico-pedagogiche e in
metodologie e tecnologie didattiche e che rientra nella fase transitoria
prevista prima del completamento della riforma del reclutamento degli
insegnanti nell’ambito del Pnrr.
I requisiti per partecipare al
concorso straordinario ter erano stati già anticipati dal ministro Valditara,
ma andiamo per gradi. I concorsi della fase transitoria che si dovrà concludere
a dicembre 2024 sono due. Il primo concorso scuola della fase transitoria
per la scuola secondaria è riservato a:
- docenti abilitati;
- insegnanti in possesso dei 24 Cfu (Crediti
formativi universitari) in discipline antropo-psico-pedagogiche e in
metodologie e tecnologie didattiche acquisiti entro il 31 ottobre 2022;
- precari con almeno 3 annualità di servizio;
- ITP in possesso del solo diploma.
Il secondo concorso
scuola della fase transitoria dovrebbe essere riservato, oltre che agli
insegnanti in possesso dei requisiti sopra indicati, anche ai docenti che
avranno acquisito i 30 Cfu previsti dalla riforma dei percorsi abilitanti.
Per i dettagli rimandiamo a un articolo di Money.it.
Concorsi scuola Pnrr: cosa
cambia dopo la fase transitoria
Prima di vedere quali sono gli
altri bandi attesi per lavorare nella scuola è bene ricordare che i concorsi
scuola cambiano con il Pnrr ed entreranno in vigore nuove regole al
termine della fase transitoria che abbiamo appena illustrato.
Il ministero dell’Istruzione e
del merito ha presentato a luglio ai sindacati l’informativa sugli schemi di
decreto relativi ai prossimi concorsi scuola per l’accesso all’insegnamento in
tutti gli ordini e gradi di istruzione.
Si tratta di due decreti, uno
per infanzia e primaria e uno per la secondaria di I e II grado per
l’accesso nella scuola su posti comuni o di sostegno ed entrambi fanno
riferimento ai precedenti, il n.36/2022 e il n.75/2023 (decreto Pa bis),
quest’ultimo in fase di conversione.
Dopo la fase transitoria dal 2025
i concorsi scuola cambiano e saranno nazionali, ma su base regionale e si
svolgeranno a cadenza annuale.
Cambieranno però i requisiti
e pertanto potranno partecipare:
- i docenti in possesso dell’abilitazione
all’insegnamento acquisita al termine del percorso di formazione
universitario previsto dal nuovo sistema di reclutamento da 60 Cfu;
- i docenti in possesso di almeno 3 anni di
servizio nei 5 precedenti.
Ai concorsi potranno partecipare
anche i docenti in possesso della specializzazione per il sostegno conseguita
al termine del Tfa.
Concorsi per lavorare nella
scuola per insegnanti di educazione motoria
Tra i bandi dei concorsi per
lavorare nella scuola attesi vi è quello riservato agli insegnanti di educazione
motoria nella primaria. Recentemente, infatti, è stato pubblicato il Dpcm con
il quale si autorizza il concorso per 1.740 posti di docente di
educazione motoria per l’anno scolastico 2023/2024.
Oltre al possesso dei 24 Cfu gli
insegnanti dovranno possedere i seguenti requisiti per partecipare alla
selezione e nel dettaglio:
- laurea magistrale LM-67 in Scienze e tecniche delle
attività motorie preventive e adattative;
- laurea magistrale LM-68 in Scienze e tecniche dello
sport;
- laurea magistrale LM-47 in Organizzazione e
gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie;
- titoli di studio equiparati alle predette lauree
magistrali (laurea 53/S-Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport
e le attività motorie, 75/S-Scienze e tecnica dello sport, 76/S-Scienze e
tecniche delle attività motorie preventive e adattative).
Per maggiori dettagli e
tempistiche occorrerà attendere il bando ufficiale.
Concorsi per insegnare
religione
Presto dovrebbero arrivare anche i
bandi dei concorsi per insegnare religione da tempo attesi perché più volte
procrastinati. Si aspettano due concorsi, come da ultimo disciplinati dal
decreto Pa bis, per insegnanti di religione cattolica, uno ordinario e uno
straordinario, per un totale di 6.442 posti.
Nel 2020, non a caso, era stata
rinnovata l’intesa Miur-Cei con l’allora ministra dell’Istruzione Lucia
Azzolina, pertanto gli insegnanti di religione che vogliono partecipare al
concorso devono anche avere titoli specifici come chiarito dalla stessa. Il
decreto Pa bis stabilisce che il 70% dei posti vacanti e disponibili sia
riservato a un concorso straordinario, modificando l’iniziale quota del 50%, ai
docenti con almeno 3 annualità di servizio nell’insegnamento della religione
cattolica.
Il restante 30%
viene destinato, dall’iniziale 50, a tutti gli insegnanti che hanno i requisiti
per insegnare religione nelle scuole statali.
Concorso per lavorare nella
scuola come dirigente scolastico
È possibile, per molti
insegnanti, continuare a lavorare nella scuola anche come dirigente
scolastico. C’è grande attesa, infatti, per il concorso per diventare
preside e al quale potrà partecipare chi ha i seguenti requisiti:
- avere un contratto a tempo indeterminato come
personale docente delle istituzioni scolastiche statali o del personale
educativo delle istituzioni educative statali;
- essere in possesso una laurea magistrale o
anche: laurea specialistica o diploma di laurea secondo gli ordinamenti
didattici precedenti al DM n. 509/1999, diploma accademico di II livello
delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica,
diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di
istituto secondario superiore;
- aver svolto almeno 5 anni di servizio;
- essere in possesso dei requisiti generali per
lavorare nelle pubbliche amministrazioni.
Accanto alla procedura ordinaria,
dovrebbe essere bandito anche un concorso per dirigenti scolastici straordinario,
una procedura riservata per il 40% dei posti. Tra la procedura ordinaria
e straordinaria i posti in totale dovrebbero essere 1.140. Per poter
partecipare al concorso straordinario per dirigenti scolastici occorre avere i
seguenti requisiti:
- aver fatto ricorso entro i termini di legge
per il precedente concorso 2017 e avere pendente un contenzioso
giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta o della prova
orale;
- aver superato la prova scritta e la prova orale
cui siano stati ammessi in forza di un provvedimento giurisdizionale
cautelare;
- essere in possesso dei requisiti e dei titoli già
dichiarati nella domanda presentata per il concorso 2017.
Lavorare nella scuola come
personale Ata
Atteso per il 2024 il bando per lavorare
nella scuola come personale Ata nel triennio 2024/2027. Si tratta
dell’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia per lavorare come tecnici,
amministrativi o ausiliari nella scuola a partire dalle supplenze per
poi arrivare, con 24 mesi di servizio rientrando così nelle graduatorie
provinciali permanenti, all’assunzione.
Per lavorare come personale Ata
nella scuola basta anche il solo possesso del diploma e non è richiesta
esperienza pregressa. I profili ricercati sono i seguenti:
- collaboratore scolastico;
- assistente amministrativo e tecnico;
- cuoco;
- infermiere;
- guardarobiere.
Nel personale Ata figura anche il
Direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga), il capo del
personale amministrativo, che deve essere in possesso di una Laurea del vecchio
ordinamento o anche magistrale in:
- Giurisprudenza;
- Scienze politiche sociali e amministrative;
- Economia e commercio o titoli equipollenti.
Sulla base delle necessità delle scuole entro il prossimo anno scolastico potrebbe anche essere bandito un nuovo concorso per Dsga. Per lavorare come direttore del personale amministrativo, infatti, occorre superare una procedura concorsuale.